Marketing nei messaggi di testo: cosa non fare

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I consumatori sono costantemente circondati da pubblicità e nel tempo sono diventati abili nell’ignorare l’enorme quantità di informazioni per evitare il sovraccarico cognitivo. Le email vengono eliminate senza essere neanche lette, gli annunci banner sono bloccati con appositi plug-in e gli annunci video vengono saltati dopo cinque secondi.

I messaggi di testo, tuttavia, hanno una percentuale di click quasi del 100%, perché siamo psicologicamente inermi contro le notifiche su martphone. Se fatto bene, il marketing di messaggi di testo (o marketing tramite SMS) è uno dei metodi più efficaci per attirare l’attenzione dei clienti. Come con qualsiasi cosa, però, ci sono molti modi per sbagliare. 

Ecco sei cose da NON fare nella tua prossima campagna.

  1. Inviare testi lunghi
    Concentrati su uno scopo specifico per la formulazione dei testi, come la programmazione o la conferma di appuntamenti, offrire sconti, o fornire informazioni rapide come promemoria sull’ora e il luogo di un evento.
    Il testo deve essere breve e colloquiale. Non copiare e incollare lunghe e-mail o inviare informazioni altamente tecniche e dense di informazioni, altrimenti non verranno neanche letti.
  2. Non richiedere l’autorizzazione
    Ai sensi della “Federal Communications Commission e Telephone Consumer Protection Act”, le aziende devono ottenere un’autorizzazione scritta (a mano o per via elettronica) da parte del cliente che le autorizzi a inviare messaggi. O dovranno essere pronte ad affrontare serie conseguenze legali.
    Esistono diversi modi per ottenere l’autorizzazione: è possibile consentire agli utenti di inviare una parola chiave, fornire il proprio numero di telefono o registrarsi tramite un collegamento di posta elettronica. Questi contano tutti come permesso scritto, ma dovresti assicurarti che il tuo pubblico sappia bene a che servizio si stanno registrando e come uscirne se lo desiderano.
  3. Non dare alle persone alcuna via d’uscita
    I consumatori amano avere una scelta, soprattutto quando si tratta di come vengono commercializzati. Il marketing dei messaggi di testo è una linea delicata da percorrere, perché in un certo senso si invade la privacy delle persone. Devi essere educato ed evitare di sembrare invasivo. Fai loro sapere subito cosa possono fare se non vogliono più ricevere messaggi da te.
  4. Offrire comunicazioni unidirezionali
    Al giorno d’oggi, instaurare una connessione diretta tra marchio e consumatore crea fidelizzazione. Considera, dunque, la possibilità di inviare messaggi di testo usando una comunicazione bidirezionale con i tuoi clienti, consentendole di fungere da canale di feedback. Se si sceglie di consentire l’invio e la ricezione di messaggi, non è necessario sovracompensare e impiegare dipendenti per turni 24 ore su 24, ma è necessario impegnarsi a rispondere a tutti i messaggi in modo tempestivo.
  5. Inviare messaggi costantemente
    Le persone tendono a prendere maggiormente in considerazione un messaggio di testo rispetto a un’e-mail, quindi noteranno se invii messaggi troppo spesso. La gente a lungo andare potrebbe stancarsi di ricevere continuamente messaggi e potrebbe decidere di troncare il rapporto con l’azienda. Dunque sii oculato nella scelta delle tempistiche.
  6. Non avere uno scopo ben preciso
    Le forme di marketing tradizionali non hanno necessariamente bisogno di uno scopo specifico o di un obiettivo che va oltre la consapevolezza del marchio, ma per il marketing di messaggi di testo è diverso, poiché inviando un testo direttamente a una persona probabilmente potresti interromperla da qualcosa che sta facendo, quindi dovresti avere una buona ragione per farlo.
  7. Essere irrispettoso
    Poiché i messaggi di testo sono una linea diretta con i tuoi clienti, questi possono a volte essere più privati e personali nella forma rispetto alle normali forme di pubblicità. Non abusare dei tuoi privilegi e presta attenzione al linguaggio utilizzato.